Monday, March 26, 2012

5 DOMANDE ITCAAD2012



a)      In quale data secondo lo scrittore Alvin Toffler ha inizio la cosiddetta "terza ondata"?
a.       A metà degli anni '50 del XX sec, quando per la prima volta gli impiegati statunitensi al settore terziario erano in percentuale superiore a quelli impiegati nella produzione di beni primari.
b.      nel 1957 quando un satellite, lo Sputnik 1, viene per la prima volta lanciato nello spazio.
c.       nel 1939, quando il primo calcolatore digitale completamente elettronico l' ABC, venne costruito presso l' Iowa State University.
d.      Alla fine del XVIII sec. con l'avvento della Rivoluzione Industriale.
e.      In occasione dello Tsunami che nel 2004 sconvolse il Giappone.

b)      Secondo quale teoria lo storico britannico Eric J. Hobsbawm definisce il XX sec. il "secolo breve"?
a.       Il susseguirsi incalzante delle 2 guerre mondiali, poi della guerra fredda e della crisi del golfo, ne ha reso la percezione per gli abitanti del mondo molto più veloce di qualsiasi altra epoca storica.
b.      I ritmi con cui le scoperte scientifiche e tecnologiche si sono susseguite, non sono stati eguagliati in epoche precedenti, nelle quali paragonabili avanzamenti hanno richiesto periodi più lunghi.
c.       Facendo cominciare per convenzione il XX sec. nel 1914 (data inizio I guerra mondiale) e concludere nel 1989 (data caduta del muro di Berlino).
d.      Un particolare allineamento della Terra e degli altri pianeti del sistema solare, ha fatto si che la rotazione attorno al Sole fosse più veloce di 3 decimi di secondo l'anno.
e.      Per convenzione farebbe finire il XX sec. prima del boom economico degli anni '60, dando così al '900 una durata di circa 60 anni, in quanto in seguito, con l'affermarsi della società informatica  cambiarono gli equilibri economici. 

c)       Se chiedessi alle seguenti architetture, "qual è il fine ultimo della tua esistenza?", quale di queste risponderebbe "Io esisto in quanto informo"?
a.        Stonehenge.
b.      Basilica di San Pietro.
c.       Biblioteca Laurenziana di Michelangelo.
d.      Museo ebraico di Libeskind a Berlino.
e.      l' unitè d'habitation di Le Corbusier.

d)      Nel 1988 si tenne a presso il Guggenheim di New York la prima mostra sul Decostruttivismo. Quali di questi gruppi di architetti fu chiamato a parteciparvi?
a.       Peter Eisenmann, Frank O. Gehry, Daniel Libeskind, Rem Koolhaas, Zaha Hadid.
b.      Renzo Piano, Richard Rodgers, Sir Norman Foster, Richard Meier.
c.       Tadao Ando, Shigeru Ban, Arata Isozaki.
d.      Gruppo Behnisch and Partners, Thomas Herzog, Renzo Piano.
e.      Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto, Giovanni Michelucci, Aldo Rossi.

e)      L' opera di quale tra questi pittori impressionisti è di fondamentale importanza nel processo che ha portato alla nascita del Modernismo e quindi di quello che è definito dal filosofo Thomas Kuhn un "cambio di paradigma"?
a.       Pierre-Auguste Renoir
b.      Édouard Manet
c.       Edgar Degas
d.      Paul Cézanne
e.      Camille Pissarro

SOLUZIONI

a)   a.
b)   c.
c)   d.
d)   a.
e)   d.

Sunday, March 25, 2012


ARCHITETTURA: "esisto in quanto comunico"

Partendo dall'assioma che ormai dalla metà degli anni '50 siamo protagonisti di una trasformazione che ha come oggetto il modo di produrre, l' epoca storica in cui l' informazione, da concetto astratto che era, si è trasformato in bene "materiale" e di consumo, qual è il processo produttivo dell' oggetto architettonico? L' edificio oggi "esiste in quanto comunica", non in quanto "rappresenta" nè in quanto "funziona". Ma se l'architettura esiste in quanto informa, è essa simbolo? E se è simbolo, in che modo lo diventa?
Se pensiamo al simbolo come "convenzione", diventa necessario indagare quali siano le vie tramite cui l' oggetto in questione è riconosciuto come tale. C' è differenza nel pensare a San Pietro come simbolo del mondo cristiano o al Centro Pompidour come simbolo di una moderna Parigi? Non è forse spontaneo pensando a Parigi associarvi le immagini ugualmente di Notre Dame, della Tour Eiffel o del Beaubourg? Eppure appartengono ad epoche (a "fasi" direbbe Toffler) differenti, ma in ognuna di queste, erano simbolo. Ciò che è cambia è come si giunge al riconoscimento dell' oggetto come icona.
Oggi il processo è informatico: un dato oggettivo viene immesso in una rete di comunicazione globale; nelle fasi precedenti era frutto piuttosto di una trasmissione orale, scritta o illustrata che prevedeva obbligatoriamente come filtro l' esperienza soggettiva di chi tramandava l' informazione.
Se in passato la forza comunicativa dell' oggetto dipendeva dalla potenza economica, religiosa o politica del soggetto che era dietro di esso, oggi questa dipende per la maggior parte dalla potenza del mezzo tramite cui viene data notizia/informazione al mondo della sua esistenza, l' edificio, nella fattispecie, diventa icona  nella misura in cui l' informazione lo carica di quel significato.
Ovvio, poi, che esistono mezzi espressivi differenti, mettiamo a confronto 2 musei, il Guggenheim di Bilbao e il Jewish Museum di Libeskind. Il primo ha forza comunicativa oggettiva, che il luccicante "spiraleggiare" sopra il fiume piaccia o no, che se ne abbia o meno esperienza diretta, esso è icona della piccola capitale basca rivendicatrice di prestigio. Il secondo è diventato icona del dramma dell' olocausto invece, non tanto per la sua forza espressiva formale, in esso non si ha rappresentazione od ostentazione del dramma, al visitatore è chiesto piuttosto di partecipare al dramma del popolo attraverso il labirintico percorrere del museo, che porta a vicoli ciechi o ad episodi puntuali di forte carica emotiva. 

Thursday, March 22, 2012

"Viele kleine Leute die in vielen kleinen Orten viele kleine 
Dinge tun, können das Gesicht der Welt verändern" 
(an der berliner Mauer_East Side Gallery)